Sì, Firenze è rimasta ferma nel tempo, nelle bellissime forme del passato. Non sono solo i turisti a venire qua per le vestigia del passato, ma anche gli stessi fiorentini sembra non riescano a vedere altro oltre al passato glorioso di questa città e finiscono così per disinteressarsi del presente.
La torre dove si trova il nostro albergo è stata costruita nel 13° secolo sul progetto di una influente famiglia che costruiva armi a Brescia, capitale italiana, ancora oggi delle fabbriche d'armi.
Si dice, forse esagerando, che il 70% dell'arte medievale e rinascimentale, per la quale l'Italia è famosa in tutto il mondo, si trovi a Firenze. Ed è noto che questa tradizione abbia sempre in qualche modo bloccato gli artisti contemporanei. Ero stanco di sentire sempre questi discorsi e così ho deciso di agire.
Ma non è sempre facile passare all'azione: per fare uno spettacolo in centro, per esempio, bisogna passare per tutta una serie di adempimenti poco entusiasmanti, fra scartoffie, firme, burocrazie, trasferimenti da un ufficio all'altro, raccolta di permessi al Comune, alla chiesa, ai vari enti preposti…Facile perdere la pazienza, soprattutto quando sembra che sia impossibile realizzare cose semplici all'insegna della bellezza, ma quando ci si mette all'opera per l'arte noi ritroviamo facilmente la speranza. Accettiamo le regole del gioco e mettiamo in atto i nostri piani.
Sì, Firenze è rimasta ferma nel tempo, nelle bellissime forme del passato. Non sono solo i turisti a venire qua per le vestigia del passato, ma anche gli stessi fiorentini sembra non riescano a vedere altro oltre al passato glorioso di questa città e finiscono così per disinteressarsi del presente.
L'11 gennaio festeggeremo il compleanno del nostro gruppo artistico e della nostra associazione che abbiamo deciso di chiamare Eterotopie Dissidenti.
E come dissidenti abbiamo dato il via alla nostra invasione artistica dello spazio urbano: in una delle prime installazioni, Trame Urbane, abbiamo giocato con dei fili rossi, intrecciandoli sulle architetture della città e facendoli fluire dalla balaustra del ponte Amerigo Vespucci, dopo aver annodato alla loro estremità inferiori poesie, composizioni, illustrazioni e dei fogli bianchi ed una matita come invito rivolto ai fruitori di passaggio a partecipare anche loro con un piccolo atto alla nostra installazione.